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Una preghiera per Beirut – A prayer for Beirut – Une prière pour Beyrouth

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Ibrahim Maalouf – Beirut ♩♪♫♬ ♩

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Libano, esplosioni a Beirut: ci sono centinaia di feriti e almeno 10 morti

Due esplosioni potentissime nella zona del porto. Danni agli edifici e decine di feriti. Deflagrazione avvenuta dentro un deposito di fuochi d’artificio.

Una potente esplosione ha scosso Beirut. Come mostrano alcune immagini televisive una densa colonna di fumo si alza dalla zona del porto della capitale libanese. In attesa di un bilancio più preciso della forte esplosione avvenuta a Beirut, la Croce Rossa libanese ha riferito che vi sarebbero decine di feriti, alcuni dei quali sepolti sotto le macerie.
La deflagrazione, avvenuta nella zona del porto, è stata avvertita in tutta la capitale libanese, provocando scene di panico tra i cittadini. Non ci sono ancora conferme ufficiali sulle cause della forte esplosione nella zona portuale di Beirut, avvertita in tutta la capitale libanese.
Alcune notizie non confermate riferiscono di due esplosioni, la seconda delle quali nel centro della città, nei pressi della residenza della famiglia Hariri. Si fa notare come il Tribunale speciale dell’Onu sull’assasinio dell’ex premier Rafik Hariri debba a breve emettere il suo verdetto. I quattro imputati, in contumacia, sono membri delle milizie sciite filo iraniane di Hezbollah, che hanno sempre negato di avere avuto un ruolo nella morte dell’ex premier. Da mesi il Libano soffre di una gravissima crisi economica, aggravata dalla pandemia di coronavirus, con frequenti proteste e scontri tra manifestanti e polizia

A causare la potente esplosione avvenuta nella zona del porto di Beirut sarebbe stato un incendio in un magazzino di fuochi d’artificio. È quanto riporta l’agenzia di stato libanese, citata dalla Cnn. Secondo quanto riferito dalla Croce Rossa locale, vi sarebbero numerosi feriti. Molti gli edifici danneggiato dall’esplosione, avvertita in tutta la città. Tra questi, anche il quartier generale dell’ex premier libanese Saad Hariri e l’ufficio di corrispondenza della Cnn. Nei cieli della città aleggia ora una nuvola di fumo, mentre i vigili del fuoco sono accorsi nell’area della deflagrazione per spegnere le fiamme. Diversi media ricordano che il Tribunale speciale dell’Onu sull’assassinio dell’ex premier Rafik Hariri debba a breve emettere il suo verdetto. I quattro imputati, in contumacia, sono membri delle milizie sciite filo iraniane di Hezbollah, che hanno sempre negato di avere avuto un ruolo nella morte dell’ex premier. Da mesi il Libano soffre di una gravissima crisi economica, aggravata dalla pandemia di coronavirus, con frequenti proteste e scontri tra manifestanti e polizia.

Sono almeno dieci i corpi senza vita rinvenuti all’interno del porto di Beirut. Lo riferiscono i media libanesi. In precedenza, il ministero della Salute libanese ha parlato di un "gran numero di feriti". Il ministro della Salute, Hamad Hassan, ha predisposto l’accoglienza di tutti i feriti negli ospedali a spese del dicastero. Finora sono poco chiari i contorni di quanto è accaduto. Intanto sono in corso le operazione di spegnimento dell’incendio divampato in seguito all’esplosione da parte di canadeir. Un cittadino intervistato dall’emittente "Al Arabiya" ha detto di aver udito due esplosioni, una più contenuta e l’altra più forte. Sembra che l’esplosione sia avvenuta all’interno del settore 12 del porto di Beirut, in un silos di grano, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa "Nna". Altre fonti riferiscono dell’esplosione di un magazzino di petrardi. L’esplosione di un grande edificio, documentata da numerosi video che circolano sui social network, sarebbe avvenuta dopo che un’alta colonna di fumo era già ben visibile all’orizzonte. In precedenza, fonti stampa citate dal sito informativo "Lebanon 24" hanno riferito di una forte esplosione avvenuta a Beirut, capitale del Libano, davanti all’ingresso di Bayt al Wasat, sede del partito Al Mustaqbal. Secondo quanto dichiarato dall’emittente "Lbci", "Saad Hariri (leader di Al Mustaqbal ed ex capo del governo) sta bene e prosegue i suoi contatti". Al momento non sono noti i motivi dell’esplosione. L’esplosione avviene a pochi giorni dall’annuncio del verdetto del Tribunale speciale per il Libano istituito dalle Nazioni Unite per far luce sull’omicidio dell’ex primo ministro, Rafiq Hariri, ucciso in un attentato il 14 febbraio del 2005.
Ferito un militare italiano

L’esplosione ha coinvolto un team della missione Unifil. Un militare italiano del contingente ha riportato lievi ferite. È stato lo stesso militare a informare direttamente i familiari sul suo stato di salute. Lo ha reso noto lo Stato maggiore della Difesa con un comunicato. Sul posto, in stretto coordinamento con le forze di sicurezza libanesi, sono intervenuti i soccorsi del Sector West di Unifil che stanno provvedendo all’evacuazione del personale. Sono in corso gli accertamenti da parte di Unifil e delle forze di sicurezza libanesi per accertare la dinamica dell’accaduto.

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